VIAGGIO IN PAPUA AGOSTO 2007 DI PADRE GUIDO RAVAGLIA. FOTO
Carissimi,
vi informo che il viaggio in Papua Nuova Guinea in occasione del 90
compleanno di p. Leone sta andando bene. Io e p. Bruno siamo contenti di
come stanno andando le cose, anche degli incontri che abbiamo avuto con
i frati di qui.
Al nostro arrivo siamo stati ospiti per tre giorni della fraternita' di
Bomana, dove sono presenti i giovani frati che si stanno preparando
alla vita francescana e al sacerdozio, e' stato interessante incontrarli
nel loro ambiente. Ci siamo poi spostati a Wewak dove ci aspettava p.
Gianni che in auto ci ha portato fino ad Aitape. Qui abbiamo
riabbracciato p. Leone, nonostante molti acciacchi e problemi di salute, bisogna dire che e' in forma: ha imparato l'arte del vivere in pace nonostante la mancanza di beni anche di prima necessita'. Con lui domenica
prossima saremo a Pes il villaggio dove e' stato per 40 anni parroco, la "sua gente" gli fara' festa. Dimenticavo, siamo stati invitati ad un happy
hour di benvenuto al nuovo vescovo di Aitape, Otto Separi, un prete
nativo di Wewak.
Noi, la prossima settimana, gia' da martedì riprenderemo la via del
ritorno, prevediamo infatti di fermarci due giorni a Singapore.
Leone e Gianni ricambiano i saluti ricevuti da voi,
fr. Guido
Carissimi,
vi informo che nella mattinata di domenica 19 agosto - unitamente a p.
Bruno Bartolini - sono rientrato a Bologna dal viaggio in Papua Nuova
Guinea dove ho avuto la gioia di riabbracciare p. Leone Leoni che si
appresta a compiere 90 anni di età e 60 di vita missionaria e p. Gianni.
Nel viaggio di andata ho fatto tappa a Port Moresby (la capitale della
PNG) dove siamo stati ospiti della fraternità di Bomana che accoglie i
giovani frati che studiano prima di diventare sacerdoti, poi a Wewak.
Qui eravamo attesi da p. Gianni che il giorno seguente ci ha condotti in
auto ad Aitape (150 km di strada non asfaltata e con un numero di
ponti minore rispetto a quelle dei fiumi da attraversare). Ad Aitape
abbiamo trascorso una settimana con p. Leone che abbiamo trovato su di
morale nonostante i molti acciacchi e malanni che ormai lo affliggono
rendendogli quasi impossibile la deambulazione. Naturalmente abbiamo
incontrato altri frati e alcuni collaboratori del centro p. Antonino; nei
giorni della nostra presenza era in corso un corso di formazione
residenziale per volontari a servizio di persone disabili residenti nei diversi villaggi della "Sundaun Province". Naturalmente è sempre stato p.
Gianni ad accompagnarci in auto ora qui ora là, non sono mancati momenti di avventura come quando una sera sotto la pioggia lungo la salitella di
una strada sterrata che porta al convento di sant'Anna, la nostra auto
per cercare di disincagliare un'autovettura è rimasta a sua volta
impantanata; ma ci sono stati anche i momenti di festa, come sabato 11
quando ci siamo recati dalle Sorelle Clarisse in occasione della festa di
santa Chiara (la loro fraternità è ora costituita da sei suore
australiane o irlandesi e tre native, in più un'altra ragazza di Aitape sta per entrare in noviziato) o domenica 12 agosto quando ci siamo recati a Pes dove p. Leone ha celebrato la santa messa in quella chiesa che lo
aveva visto parroco per ben 42 anni e poi ha ricevuto l'omaggio, gli
abbracci di tanta gente e tanti doni in natura.
Il viaggio di ritorno ci ha visti ricevere un inaspettato ringraziamento dalla villaggio di Paub, dove a motivo di un aiuto dato per la costruzione di due aule scolastiche, i bambini e gli adulti ci hanno accolto con ghirlande di fiori, discorsi, e degli ottimi dolcetti alla noce di
cocco. Arrivati a Wewak non poteva mancare una visita al mercato della
città per comprare i prodotti dell'artigianato locale ad uso delle
bancarelle missionarie da allestire nei prossimi mesi. In ogni nostra
tappa siamo sempre stati accompagnati da tanta attenzione da parte dei
frati, di religiose o di altri sacerdoti che ci hanno accolto e ospitato
nelle loro case. Ultimi in ordine di tempo, ma non nelle premure i frati
della fraternità S. Damiano di Singapore che nelle 48 ore della nostra
sosta ci hanno prevenuto in ogni nostra richiesta e in ogni nostro
possibile desiderio di visita alla loro città.
Grazie per avermi seguito in questo viaggio,
fr. Guido Ravaglia